La casa, non più considerata come “macchina da abitare” tende a divenire un contenitore emotivo per riempirsi delle sensazioni di chi la abita, uno specchio su cui si riflette la cultura e il gusto delle persone che la vivono e che in essa si riconoscono.
L’immobile in questione è un’abitazione posta al quarto piano ed al piano attico di un complesso condominiale sito in posizione centrale. Lo studio di questa dimora è stato molto impegnativo poichè ci siamo ritrovati di fronte ad uno spazio molto irregolare, con una scala in ferro ed un pilastro al centro della casa e due livelli completamente sproporzionati in quanto a superficie. Il committente ci ha richiesto per la zona giorno, situata al piano attico, un ampio soggiorno dove poter accogliere molti amici, una cucina con un grande tavolo in legno, uno studio, una lavanderia ed un bagno mentre al quarto piano ha richiesto due camere, un ripostiglio, un bagno ed una cabina armadio.
L’organizzazione funzionale degli ambienti giorno è impostata su un grande portale che delimita il soggiorno, entro il quale sembra incastonarsi la scala interna. Il progetto ha previsto, infatti, un sistema d’arredamento, realizzato “su disegno”, intorno alla scala che diventa il cuore della casa trasformandosi al tempo stesso in mobile d’ingresso, elemento di separazione, contenitore e guardaroba. Infatti partendo dalla parete d’ingresso, che va a mascherare un pilastro, si ottiene un mobile dall’incrocio di due orientamenti diversi a creare una serie di vuoti e di pieni. In particolare un montante di tale mobile diventa una porta scorrevole che, attraverso un binario nascosto in un taglio del controsoffitto, chiude e separa il percorso che conduce al soggiorno dall’ampia cucina.
Girando esternamente intorno alla scala ci accorgiamo che ciascuna parete che la delimita scende di un modulo lasciando intuitivamente scorgere il percorso per scendere al piano notte inferiore. Tutto il mobile che circoscrive la scala diventa arredamento che prospetta una funzione diversa su ciascun lato: di fronte ad una finestra si svuota ed attraverso una lastra di vetro illumina la scala; di fronte al soggiorno è un vano porta tv e un contenitore ed in corrispondenza dell’ingresso alla scala è un guardaroba.
La cucina, completamente vetrata, è comunicante con una veranda coperta da un pergolato in legno per il pranzo all’esterno. L’arredamento della cucina “Schiffini”, molto ampio e comodo, è stato completato da un mobile pensile realizzato su misura utilizzando ante forniteci dalla stessa azienda.
Il piccolo studio è delimitato da una vetrata che illumina la zona d’ingresso e va ad infrangersi contro una libreria in legno.
Al piano inferiore, la scala in legno, sospesa su un blocco in pietra di bianco perlino, conduce ad uno spazio di forma circolare staccato, attraverso un taglio di luce verticale, dal tratto che disimpegna le camere da letto.
Il bagno padronale, oltre alle normali dotazioni, è composto da una vasca idromassaggio Teuco e da una un’ampia doccia completamente incassata con rivestimento in mosaico ed un piatto doccia di forma esagonale realizzato in marmo carrara in cui è possibile sedersi e godere di un rilassante bagno turco.
La camera padronale, di forma irregolare, è stata organizzata con un letto, una cabina armadio, situata sotto la scala, ed una parete d’ingresso in legno laccato, realizzata su misura in cui una serie di slittamenti e l’alternanza delle porte in legno di noce con dei settimanali determina un gioco originale ed elegante.
Scheda progetto:
- CoProgettista e Direttore dei Lavori: arch. Marilisa Caputo
- Impresa edile: Parisi Antonio
- Materiali edili: IN.CO.Traversi Cerignola
- Opere di Falegnameria: Falegnameria B&D di Aniello Bellapianta
- Opere in vetro: Cericrystal Cerignola
- Opere di cartongesso e tinteggiatura: Alfieri Rino
- Tettoia in Legno: Vincenzo Contini
- Illuminazione: Modus Canosa di Puglia
- Arredamento: Modus Canosa di Puglia
- Testo: Anna Caputo
- Foto: Costantino Caputo